R.5. Enti locali

{{A. Le organizzazioni affiliate alla FSESP riunite dall’ 8 all’11 giugno 2009 nel loro VIII Congresso a
Bruxelles riconoscono che:}}

1. L'Europa ha bisogno di un’agenda concreta per servizi pubblici locali di qualità, basata sulla
condivisione di principi e valori, come la solidarietà, la parità di accesso, l’universalità, la continuità,
l’adattabilità, l’accessibilità, la prossimità, il partenariato sociale e il controllo democratico;

2. L’autogoverno locale e la democrazia locale sono le fondamenta della nostra società. I cittadini, i
lavoratori e le imprese dipendono da comunità dinamiche, sostenibili e solidali. La diversità delle
strutture e delle competenze delle amministrazioni locali e regionali in Europa è un punto di forza,
non una debolezza.

3. Iniziative di sviluppo integrato locale e regionale diventeranno sempre più importanti nell’ambito
delle strategie per lo sviluppo sostenibile e anche al fine di rispondere ai cambiamenti demografici e
alle esigenze dovute all'invecchiamento della popolazione. I servizi pubblici locali sono dunque
essenziali per la qualità della vita, la prossimità del servizio, la democrazia locale e la
partecipazione, lo sviluppo territoriale e la coesione sociale;

4. Il settore delle amministrazioni locali e regionali ha bisogno di un personale numericamente
sufficiente, ben formato, motivato e ben retribuito. Ciò richiede una gestione sana e trasparente e il
rispetto del diritto sindacale all’informazione, alla consultazione e alla negoziazione, un solido
dialogo sociale e la contrattazione collettiva, e di porre fine a tutte le forme di lavoro precario e
instabile;
{{
B. L’ 8° Congresso invita la FSESP e le sue affiliate a:}}
5. Servizi pubblici locali di qualità
Elaborare una risposta coordinata alle sfide che devono affrontare gli enti locali e regionali,
comprese quelle derivanti dalle proposte politiche dell'UE e dalla giurisprudenza della Corte di
giustizia europea;

6. Contribuire alla strategia globale della FSESP a sostegno di disposizioni giuridiche orizzontali a
livello europeo, fondate soprattutto sul Protocollo sui servizi pubblici, chiedendo un Programma
d'azione sui “servizi pubblici di qualità. A livello locale e regionale i sindacati dovrebbero sviluppare
partenariati o accordi tra i datori di lavoro e le autorità pubbliche per servizi pubblici di qualità che
possano sostenere i principi enunciati nel suddetto protocollo;

7. Sostenere iniziative volte a migliorare i servizi pubblici e a contrastare la commercializzazione dei
servizi, anche attraverso:
-* lo sviluppo di politiche e azioni volte a migliorare i servizi pubblici a livello locale e
regionale;
-* Affermare l’importanza della fornitura “in house” di servizi pubblici;
-* Presentare critiche precise e accessibili sui PPP, l’esternalizzazione, la privatizzazione
e altre forme di fornitura privata;
-* Sostenere alternative, come la cooperazione pubblico-pubblico, la cooperazione tra
comuni, la rimunicipalizzazione nonché il rafforzamento dei diritti e degli interessi
dei lavoratori e dei cittadini nei PPP;

-* Premere per l'inclusione dei criteri sociali e ambientali negli appalti pubblici, sulla
base della Carta sociale dei diritti fondamentali UE e della Convenzione OIL n. 94;
-* Affrontare la corruzione e sostenere la buona amministrazione, la trasparenza, il
controllo democratico, l’ imparzialità, e la partecipazione degli utenti e delle parti
sociali nella fornitura dei servizi pubblici locali di qualità;
-* Sviluppare la formazione permanente e le strategie di competenza per migliorare la
qualità del lavoro;

8. Opporsi all’ulteriore privatizzazione dei servizi pubblici e stringere alleanze con la società civile a
favore dei servizi pubblici locali di qualità, per suscitare la consapevolezza e la partecipazione nelle
decisioni concernenti lo sviluppo dei servizi pubblici.

9. Salario e condizioni di lavoro
Garantire che tutte le lavoratici e i lavoratori del settore degli enti locali vedano rispettato il loro
diritto alla libertà di associazione, alla contrattazione collettiva e allo sciopero;

10. Impegnarsi per un buon salario e buone condizioni di lavoro, comprese le pensioni, per i
lavoratori delle amministrazioni locali e regionali, degli enti comunali e delle aziende private che
lavorano nei servizi pubblici locali; e fare in modo che il lavoro del Comitato permanente verta sui
temi individuati come prioritari per i sindacati, vale a dire
-* organizzazione del lavoro e orario di lavoro
-* salute e sicurezza
-* salario e strutture delle carriere
-* la tutela dei salari e delle condizioni di lavoro quando i servizi elle amministrazioni locali e
regionali sono oggetto di ristrutturazione o riorganizzazione;
-* parità retributiva per lavoro di pari valore
-* status occupazionale e lavoro atipico, in particolare trasformando il lavoro precario in
contratti fissi e a tempo indeterminato

11. Controllare l'attuazione e garantire il monitoraggio delle direttive sociali europee di particolare
interesse per il settore degli enti locali;

12. Dialogo sociale e contrattazione collettiva
Rafforzare il continuo dialogo sociale con il Consiglio europeo per i comuni e le regioni d'Europa
(CCRE/ CEMR). In particolare il Comitato permanente dovrebbe
-* garantire che tutti i paesi siano rappresentati nel dialogo sociale
-* migliorare l'attuazione dei testi congiunti e del follow-up
-* stimolare il dialogo nazionale tra i membri FSESP e CCRE
-* rafforzare il dialogo sociale settoriale e la contrattazione collettiva in tutti i paesi attraverso
la cooperazione sindacale
-* garantire che tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori degli enti locali siano coperti da un
contratto collettivo da disposizioni legislative, in base alla pratica nazionale;

13. Democrazia locale, finanze e responsabilità
Sostenere lo scambio di informazioni e lo sviluppo di politiche sulla democrazia locale,
comprendendo:
-* La ripartizione delle competenze e delle responsabilità tra i diversi livelli
dell’amministrazione
-* l’autonomia delle amministrazioni locali per quanto riguarda la fornitura, l’organizzazione e il
finanziamento dei servizi.

{Adottata il 9 giugno 2009}

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